mercoledì 8 luglio 2009

Da un mio commento sul mio blog: per dare ancora una volta il senso del mio lavoro...

"E già, purtroppo è questa l'Italia in cui viviamo, un paese dove ormai troppo spesso si da importanza a cose futili e non si pensa alla sicurezza del cittadino...lo dimostra questo post di pina, quello precedente di germana a proposito del terremoto in Abbruzzo e il post che ho messo io ancora prima sulla disabilità e sulle barriere architettoniche. Dobbiamo continuare a denunciare se vogliamo che le cose cambino almeno un pò e in effetti fra gli scopi del mio blog c'è anche questo...quindi vi ringrazio per la collaborazione...e mi raccomando continuate a postare in questo "spazio" se vi vengono in mente cose che ritenete ingiuste, cose che secondo voi vanno cambiate ma anche tutto ciò che trovate di positivo nella nostra società perchè sè vero che dobbiamo denunciare ciò che non ci va, è altrettanto vero che dobbiamo esaltare quello che di buono ci circonda per evitare che si perda...quindi date libero sfogo al vostro spirito critico come faccio io (che forse alle volte esagero)e discutiamo:)" http://assuntanero.blogspot.com/


CARO AMICI VICINI E LONTANI,


CARI COLLEGHI LONTANI E VICINI,




ECCOMI QUI A POCHI GIORNI DALL'ESAME...OGGI ACQUISTANDO LA GAZZETTA DEL SUD HO LETTO UN INTERESSANTISSIMO ARTICOLO CHE RIGUARDA, ANCHE, IL LAVORO CHE STIAMO SEGUENDO.... VE LO RIPROPONGO...








Successo per il progetto di alfabetizzazione della professoressa Donata Chiricò (Lettere e Filosofia)
Futuro meno incerto con la lingua dei segni
Angelo Iacopino*



L'istituzione del primo corso di alfabetizzazione di Lingua Italiana dei Segni presso l'Università della Calabria si è dimostrata un'iniziativa di ampio respiro non solo teorico per gli studenti coinvolti. Ce ne illustra le motivazioni la Prof.ssa Donata Chiricò, promotrice del progetto.



Che cos'è la Lingua dei Segni?



La Lingua dei Segni è una lingua utilizzata dai sordi che ha la caratteristica specifica di sfruttare il canale visivo-gestuale, ovvero le mani e la vista, al posto del canale fonico-acustico, ovvero la voce e udito, utilizzato dalle lingue verbali.




Cosa l'ha spinta a promuovere un corso di LINGUA ITALIANA DEI SEGNI (LIS) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia?




Da alcuni anni in questa facoltà c'è un gruppo di persone che si occupa di affrontare i problemi educativi e teorici legati alle patologie del linguaggio. In particolare, insieme ad un collega scomparso di recente, il prof. Tommaso Russo, ci siamo occupati di problematiche legate alla sordità e questo è un omaggio ad un progetto comune. Ci sono, poi, delle motivazioni storico-filosofico : dal 1775, anno in cui Charles de l'Epée fonda la prima scuola pubblica per sordi, la Lingua dei Segni non ha avuto una vita facile. Da sempre ostacolata dalla cultura oralista, da pochissimo tempo ha ricominciato a essere una lingua praticata e insegnata e solo dal 2007 l'Unione Europea l'ha riconosciuta come lingua a tutti gli effetti. Con questo corso si vuole quindi creare l'occasione per dimostrare che la lingua è uno strumento attraverso cui si costruisce un'identità; e che impedire a una porzione di individui di utilizzare la propria lingua madre è una forma di intolleranza imperdonabile. Conoscere e difendere la LIS è solo un altro modo per la democrazia e la libertà di parola in un senso alto.




In che modo la conoscenza della LIS può rappresentare un valore aggiunto nel curriculum di uno studente?




Volendo pensare solo a motivazioni di ordine generico pratico, uno strumento capace di utilizzare e padroneggiare una lingua così specifica e particolare come la LIS ha una carta in più da giocare sul mercato del lavoro. L'interprete di LIS è un vero e proprio mestriere ed esiste un'Associazione di LIS. La Calabria è manchevole di interpreti e di posti in cui apprendere questa lingua. A noi piacerebbe offrire agli studenti questa piccola possibilità. Quest'anno abbiamo iniziato con un corso di alfabetizzazione e speriamo che il progetto continui, vista la partecipazione assidua ed entusiasta di colore che hanno seguito il corso.










SPERO CHE L'ARTICOLO PROPOSTO DALLA GAZZETTA DEL SUD DI OGGI MERCOLEDì 8 luglio sia di vostro gradimento...




...alla prossima gente...




christian

esame in arrivo.....

Ciao ragazzi... a pochi giorni ormai dalla data d'esame, provo ad integrare nel mio blog l'argomento del linguaggio LIS ancorato al concetto di Libertà che domina nel mio blog....

date un occhiata e commentate...
http://stefaniadl.blogspot.com/

Ridendo e scherzando

Per farvi due risate...davvero....visitate sul mio blog: http://komunicareeco.blogspot.com/
...e con l'occasione fate un giro sui post di vis musicae..che ricordo: è parte integrante dell'esamepartecipare a queste discussioni!!

Le ambizioni bizzarre di Cecco Angiolieri: S'ì fossi foco!

Un sguardo alla letteratura del 1300, reinterpretata da grandi artisti!


S'io fossi foco

S' i' fosse foco, arderei 'l mondo;
s' i' fosse vento, lo tempesterei;
s' i' fosse acqua, i' l'annegherei,
s' i' fosse Dio, mandereil' en profondo;
s' i' fosse papa, sare' allor giocondo,
ché tutt' i cristiani imbrigherei;
s' i' fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzerei lo capo a tondo.
S' i' fosse morte, andarei da mio padre;
s' i' fosse vita, fuggirei da lui:
similmente farìa da mi' madre.
S' i' fosse Cecco, com' i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre,
e vecchie e laide lasserei altrui.

(Cecco Angiolieri 13°-14° secolo)








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