martedì 26 maggio 2009
[Chi insegna a Chi] didattica digitale
TROMPE L'OEIL DIGITALI
“Varie anche le chiavi dell'analisi, prima che
la cosmesi fabulatoria le agghindi”
Franco Cordero
Se la bimba inizia a digitare prima di imparare a scrivere e pigia sulla tastiera per giocare con il sillabario sul pc di casa si realizza l'incontro precoce con l'alfabeto in modi alfanumerici, per così dire. Nella didattica dell'Imprimerie à l'Ecole di Celestin Freinet è già svelato ampiamente il processo - la tipografia è la tecnica più conosciuta tra le tante della scuola attiva (in tivvù in questi giorni quella di Maria Montessori) che concorrono parallele all'esercizio scolastico della calligrafia per tutto il secolo scorso - per cui il maestro francese conduceva con i caratteri mobili al gioco di incastri della composizione del testo a stampa, alla combinatoria, disperando di rompere altrimenti il soliloquio intimistico dell'esprimersi che mal s'adattava all'istruzione popolare.
L'uso della tastiera e del computer in rete oggi potrebbe distogliere i giovani apprendisti dal ripiegamento sulla scrittura, in modo da privilegiarne i contesti, cioè i mezzi, che esigono confronto e negoziazione, calcolo formale.
Ma siamo già oltre e incombe l'ennesimo equivoco dello spontaneistico con l'avvento delle interfacce evolute intuitive pronte a sostituire insieme al mouse anche la tastiera e la cultura alfabetica che sottende, quando invece la regressione tribale dovuta ai consumers electronics è altro dalla cultura e dall'economia digitale che si evolvono proprio nel solco della rivoluzione gutemberghiana - la nuova oralità dei media essendo soltanto un delitto d'impeto per dirla con Mcluhan.
Con Surface, che Microsoft presenta in questi giorni, si simula con i gesti usuali sul tavolo luminoso dello schermo la consultazione di documenti, carte ed altri oggetti naturalmente interattivi e in rete, collegati cioè in solido ad un mondo già tutto digitale e letteralmente raggiungibile stando seduti. Non è nuovo che i software possano interpretare le protesi più disparate, che la loro diffusione accresca lo spazio vitale, ma non è spiegato perchè questo costituirebbe di per sè un momento ulteriore e successivo rispetto al già noto delle culture tecnologiche precedenti.
La società aperta di Popper nella quale viviamo è tensione per l'uscita definitiva dalla dimensione magica, disagio che è causa ed effetto della civiltà. McLuhan non a caso lo pone alla base della sua riflessione sul Villaggio globale che dall'era Gutemberg si protende senza soluzioni di continuità sul digitale. Non c'è opposizione tra libro e programmazione computazionale, ambedue figlie del pensiero e della tecnologia alfabetica, eppure discutiamo ancora di robotica come salto di scala. Questo è il segno nascosto dell'arretratezza del dibattito sulla cultura dell'innovazione. Uno spot televisivo di pubblicità/progresso (sic) inveisce contro gli hackers, cioè gli unici filologi del presente delle nuove generazioni, in nome di una impraticabile proprietà intellettuale, quando invece la continua rielaborazione personale della condivisione è il segno più forte dei tempi e coinvolge tutti. Il 70% del traffico in rete è scambio alla pari tra individui e questo la dice lunga sulle centralità del sistema.
Microsoft Apple e soci perseverano nel nascondere le tecnologie, sottraendole e riconsegnandole castrate all'utente finale, ma è un atteggiamento residuale anche se non mancherà di produrre guasti ancora per qualche tempo. La pedagogia dei media, la narrazione incessante, il conformismo di massa sono al capolinea, avremmo detto un tempo. Ora possiamo dire che sono presi nella rete che si propaga e Google che lo ha compreso si lascia portare dall'onda. E la tastiera? Chi vuole eliminarla dal processo non sa quel che dice, anzi quel che digita.
[Chi insegna a Chi] «Chi sa le lingue è un imbecille»
L'intelligente infatti è una moltitudine di forme, la maggior parte delle quali trova nelle nostre scuole, nei centri di diagnosi psicologica e nel giudizio della gente solo la sua mortificazione.
È noto, ad esempio, che i superdotati vanno male a scuola,perché il modello di intelligenza che iprofessori hanno in mente e su cui misurano i rendimenti scolastici è costruito sulla categoria della "flessibilità", che nel caso dell'intelligenza equivale a "mediocrità".
Flessibile è infatti quell'intelligenza che, versata in ogni direzione,non presenta una particolare inclinazione per nulla,e perciò è in grado di dispiegarsi a ventaglio su tutto perché nulla la inclina in modo decisivo.
Così si stroncano inclinazioni sull'altare della genericità, che non è il nozionismo contro cui si sono fatte in anni passati stupide battaglie, malasupposizione che l'intelligenza sia una dimensione versatile e versata per quaisiasi contenuto.
Non è così! Così come non è da privilegiare, come fa la nostra scuola, l'intelligenza "convergente",che è quella forma di pensiero che non si lascia influenzare dagli spunti dell'immaginazione, ma tende all'univocità della risposta a cui tutte le problematiche vengono ricondotte.
Più interessante, anche se meno apprezzata a scuola, è l'intelligenza divergente" tipica dei creativi, capaci di soluzioni molteplici originali, perché invece di accontentarsi della soluzione dei problemi, tendono a riorganizzare gli elementi, fino a ribaltare i termini del problema per dar vita a nuove ideazioni.
Nei suoi molteplici studi sull'argomento Howard Gardner, i cui libri sono editi da Feltrinelli,mostra che non c'è un'intelligenza generica, quella su cui di solito si applica la misurazione della scuola,ma forme così diverse fra loro che non è possibile unificarle e misurarle in modo uniforme. Ogni forma d'intelligenza, infatti, è percorsa dal "genio",che non èuna prerogativa di Leonardo, ma di tutte le menti che sempre sono inclinate in una certa direzione, a partire dalla quale scaturisce per ognuno la sua particolare ed esclusiva visione del mondo.
Già a livello biologico si constatano differenze abissali per cui, ad esempio, a due anni c'è chi recepisce una sequenza di musica classica come "armonia" e chi come "dissonanza". Allo stesso modo c'è una "intelligenza linguistica" per la quale le parole non hanno profondità, ma superficialità.
Questi non sono giudizi di valore, ma dimensioni geometriche, in base alle quali il profondo haa che fare conia verticalità e ilsuperficiale con l'orizzontalità.
Un'intelligenza linguistica non scopre una parola nella sua radice e nel suo spessore di significato,ma è molto abile nel trasporre un termine o una costruzione da una lingua all'altra.
Ciò lascia supporre che chi è padrone di molte lingue ha un'intelligenza che non è turbata dalle differenze antropologiche e dalle differenze di mondo che in Italia hanno generato un
linguaggio e in Germania un altro, per cui senza questo carico antropologico e senza questa sensibilità per la differenza dei mondi, può trasporre con maggiore agilìtà un termine da una lingua all'altra.
Per questo Nietzsche poteva dire: «Chi sa le lingue è un imbecille». L'espressione è perentoria e per i professori di lingue può suonare persino offensiva, ma il senso non è recondito.
Intanto si può trasporre un termine da una lingua all'altra in quanto non ci si è inabissati nel suo senso e la parola nonci ha fatto prigionieri della sua profondità.
C'è una "intelligenza logico-matematica" che sulla terra non vede cose, ma analogie e rapporti: «Il primo uomo - scrive Whitehead - che colse l'analogia esistente tra un gruppo di sette pesci e un gruppo di sette giorni compì un notevole passo avanti nella storia del pensiero». Per questo tipo di intelligenza le cose perdono illoro spessore materiale, il pesce non rimanda al mare e ai naviganti, così come i giorni non rimandano alle opere quotidiane che Esiodo descrive ne Le opere e i giorni.C'è una "intelligenza spaziale" che dispiega un mondo che sfugge alle coordinate geometriche, per offrirsi alle azioni che disegnanoquella spazialità visiva, sonora, emotiva che è anteriore alla distinzione dei sensi, perché il valore sensoriale di ogni elemento è determinato dalla sua funzione nell'insieme e varia con questa funzione.
Per l'intelligenza logico-matematica le "cose" diventano "rapporti" e i numeri che li esprimono diventano la "spiegazione" del mondo, nel senso in cui diciamo che qualcosa si "di-spiega''', si apre alla leggibilità. Platone ne aveva ben coscienza, per questo sul frontespizio dell'Accademia da lui fondata aveva fatto scrivere: «Non si entra qui se non si è geometri».
C'è poi una "intelligenza musicale" che materializza la geometria nel suono. Questa materializzazione instaura l'uomo come colui che ascolta il ritmo di una creazione che lo trascende. La musica non si "dice", si "ascolta", e l'orecchio diventa quel padiglione
aperto al mondo per cogliere quella "armonia invisibile" che, al dire di Eraclito, «val più della visibile». Ascoltate da un' intelligenza musicale le parole cessano di avere un senso per guadagnare un suono. Dominante non è più il significato, ma la voce, ilsuo tono, da cui si desume un senso nascosto del mondo che non si può "dire", ma solo "u-dire".
Per il navigante, ad esempio, il mare non è uno spazio oggettivo, ma un campo di forze percorso da linee di forza (le correnti) e articolato in settori (le rotte) che lo sollecitano a certi movimenti e lo sostengono quasi a sua insaputa.
La terra che intravede, le correnti che sente, le onde che taglia non gli sono presenti come un dato oggettivo, ma come il termine delle sue intenzioni e delle sue azioni. Nella burrasca non percepisce cose, ma fisionomie: fisionomie familiari come la terra che a distanza si profila, e fisionomie ostilì come le onde nella cui altezza scorge non tanto una dimensione quanto una minaccia.
Se nello sguardo il navigante è magicamente congiunto alla meta, è nella forza e nell'azione dei suoi gesti la possibilìtà di pervenirvi. Qui la sua intelligenza è tutta raccolta nella dialettica corporea tra l'ambiente e l'azione.
C'è poi una "intelligenza corporea" che guarda ilmondo non per scoprirlo, ma per abitarlo.
Abitare nonè conoscere, è sentirsi a casa, ospitati da uno spazio che non ci ignora, tra cose che dicono il nostro vissuto, tra volti che non c' è bisogno di riconoscere perché nel loro sguardo ci sono le tracce dell'ultimo congedo.
Abitare èsapere dove deporre l'abito dove sedere alla mensa, dove incontrare l'altro.
Abitare è trasfigurare le cose, è cari carie di sensi che trascendono la loro pura oggettività, è sottrarle all'anonimia che le trattiene nella loro inseità, per restituirle ai nostri gesti abituali, che consentono al nostro corpo di sentirsi tra le "sue cose", presso di sé.
Frequentando il mondo, l'intelligenza corporea non è mai percorsa dal sospetto che la sua
percezione possa essere un'illusione rispetto a qualche presunta verità in sé, perché, proprio confrontandole con le percezioni, ha imparato a riconoscere le illusioni che sono sempre ospitate dal silenzio del mondo, da una risposta mancata
C'è infine una "intelligenza psicologica" per la quale il mondo è uno specchio di sé. Proiettando i propri vissuti,gli uomini hanno incominciato a catalogare la natura secondo i miti dell'anima.
Ne è nato un mondo immaginario di cui ipoeti e imistici sono i gelosi custodi. A loro si deve la nobiltà delle nostre passioni. In forma mitologica hanno saputo affidare al cielo quanto noi oggi in forma patologica affidiamo alla psichiatria.
Perché gli uomini non vivono più all'altezza delle loro passioni?
Perché nei loro desideri non scorgono più un'intelligenza?
Perché, dopo averle private della loro intrinseca intenzionalità, si rassegnato alle nostre passioni solo lo spazio opaco e buio dei nostri corpi? Che ha fatto la ragione di noi? Dove ci porta l'itinerario dell'intelligenza scientifico-tecnica divenuta egemone?
Non perdiamo così e per sempre le tracce del cammino percorso?
Agli uomini della scuola l'invito a non demolire quelle diverse forme di intelligenza in cui è custodito un potenziale di umanità diversa da quella oggi compiutamente dispiegata
sotto il segno della tecnica. Contro la tecnica non abbiamo nulla da obiettare se non la sua funzione egemone e totalizzante, che lascia perire ai suo margini tutto quel volume di
senso che, non essendo tecnicamente fruibile, è lasciato essere come parola inincidente, puro rumore che non fa storia.
Ma per questo è necessario che la scuola si declini "al plurale" e insegua, attraverso un'articolazione totale, tutte quelle forme di intelligenza in cui sono custodite quelle possibilìtà che, in un mondo sempre più strutturato in modo funzionale, diventano gli unici ricettacoli del senso. Un senso trovato in sé, nella forma della "propria" intelligenza.
[Chi insegna a Chi] google tales
KnolStuff.com is a brand new social netwoking community for Google's Open Encyclopedia. This is a Community to discuss and learn about "Knol" and take advantage of what Google is offering. This site also supports the new Google OpenSocial Platform. Share with others updates and insights about Knol. Meet new people and network.......Join and start sharing here!
[Chi insegna a Chi] La distanza della didattica
2000-2004, Soluzioni telematiche per la didattica con fruizione di contenuti multimedialipremessa.
Negli anni scorsi, in tre fasi, la Facolta' ha trasferito successivamente sul web i suoi servizi informatici per la di didattica, ne ha creati inoltre di nuovi che confluiscono ora nel sistema dei Portali di Facolta' e dei Corsi di laurea, nonche' nei portalini dei moduli didattici..
Rimane da completare la parte di telematica multimediale integrando gli strumenti già in opera (portali, callweb, timecode, album, etc.) in un sistema di gestione dei contenuti orientati all'audio al video e all' immagine, nello scenario che si delinea nettamente con la diffusione della broard band (adsl) e della comunicazione mobile dell' Umts e del wireles in generale.
progetto.
Il sistema si basera' su nuovi moduli del portale di Facolta' che provvederranno alla gestione di un database dei contenuti multimediali della Facoltà sul Web, consentendo all'utente:
- ricerca semplice
- ricerca full-text su alcuni campi testo fondamentali
- costruzione ed archiviazione di un proprio palinsesto (per esempio, appunti o lezione)
sulla base di questi quadri riassunti schematicamente in Caratteristiche dell' utenza della Facoltà di Economia:
+ Attività da gestire
- sedute di laurea
- lezioni
- corsi post-lauream
- eventi
- prime lezioni a distanza
+Strumenti per la comunicazione
- posta elettronica
- callweb
- forum
- chat
- trasmissioni dirette (streaming)
+Risorse didattiche on-line
- materiali di studio
- proposte di ricerca guidata
- trasmissioni (streaming) in differita
+ Strumenti di lavoro a distanza
- trasferimento file (upload)
- Spedizione materiali degli studenti via posta elettronica con attachment
–messaggi in forum con attachment
con la realizzazione di applicazioni
a. per la parte generale
- L'analisi dell'attività online, sostitutiva e/o complementare ai fini della valutazione
- Definizione di procedure per la semplificazione della pubblicazione a vantaggio della leggibilità da parte dell'utente, di documenti Office(word, excel, access), con: editor e tools HTML online
–L'utilizzo di moduli e/o driver ODBC per i dati Access e Excel
–- L'ottimizzazione della gestione dei dati degli iscritti al portale, nella tabella _users e __anagrafica, consentendo allo studente di indicare al docente, nella tabella __anagrafica quali sono i nickname anonimi utilizzati per la propria attività nel portale.
– Moduli standard di training per il corso, del tipo "il miosito" e "le domande del corso"
b. per il multimediale
Sviluppo e ricerca del Servizio Didattico timecode come modulo di elinuxNuke2004:
- l'utente descrive e classifica, archiviando in un database, una sequenza video
- l'admin edita e valida le sequenze proposte
- l'admin edita dei palinsesti (lezioni), con record formati da sequenza (audio o video) | jpg | testo
risorse
Lavoreranno alla realizzazione del progetto nell'ambito del SIS di facolta' l'ing. Nicola Campopiano e il dott. Orazio Converso coordinati dal prof. Orlando De Pietro...
Registrazione iscrizione firma
From: ambienti digitali <ambientidigitali0809@gmail.
Date: 2009/5/26
Subject: firma di frequenza
To: ...
Per la firma di frequenza ( che consiste nell'intenzione di fare l'esame in uno dei tre appelli previsti per la sessione estiva) Carmine Mura è disponibile ogni giorno dalle ore 10 alle 12 presso il laboratorio informatico del cubo 18c al quarto piano.
Giovin Signore, o a te scenda per lungo
di magnanimi lombi ordine il sangue
purissimo celeste, o in te del sangue
emendino il difetto i compri onori
e le adunate in terra o in mar ricchezze
dal genitor frugale in pochi lustri,
me Precettor d'amabil Rito ascolta.
Come ingannar questi nojosi e lenti
giorni di vita, cui sì lungo tedio
e fastidio insoffribile accompagna
or io t'insegnerò. Quali al Mattino,
quai dopo il Mezzodì, quali la Sera
esser debban tue cure apprenderai,
se in mezzo agli ozj tuoi ozio ti resta
pur di tender gli orecchi a' versi miei.
La carta d'identità digitale di Caterina Barbaro
Sono nata il 16 luglio 1987…
1994-incontro la prima console della Nintendo a casa dei mie cugini e inizia cosi la spola tra casa mia e la loro per giocare insieme a “Mogli” il mio videogioco preferito...
1996-arriva il mio primo game-boy con il mio gioco preferito e penso lo sia stato di tutti Super Mario… Stavo ore a giocare anche se non ero bravissima!!!
1999-io e mio fratello riceviamo per Natale il tanto sospirato computer e inizio a fare conoscenza di questo mezzo fenomenale che ormai ha fatto del mondo un villaggio globale….
2000-ricevo il mio primo cellulare inizialmente semplice senza colori né tante prestazioni…Da li infine si giunge all’attuale cellulare che ormai è in grado di fare di tutto.
2002-i miei regalano la playstation a mio fratello iniziano cosi le nostre eterne battaglie no stop ai videogiochi…
2003-per le ricerche scolastiche arriva la connessione ADSL e conosco cosi ancora un altro mondo fantastico quello della navigazione,della chat e creo il mio primo contatto msn e il mio blog…
2006- per un po’di anni la situazione rimane pressoché senza grandi cambiamenti finché non si giunge all’iscrizione all’università della Calabria e arrivano i primi esami di informatica…
2008-arriva l’iscrizione al social-network di Facebook,a google-talk e in fine nel 2009 sono giunta all’esame di ambienti digitali e alla creazione del mio nuovo blog su blog-spot. Queste sono le fasi cruciali della presenza delle tecnologie nalla mia giovane vita
[alle ore 15 giovedì 28 maggio 2009 nel lab] Callcenter
indiretta su Internet
concludono le presentazioni del corso di Ambienti Digitali
http://realuniversityunical.blogspot.com/
MarcoAntonio sta per inviarci le specifiche di installazione dei plugin di firefox per il lab e per casa.
Proposte dal blog di Stefi..
Carta d'Identità digitale!! Marianna Esposito
2000 : L'anno del mio primo pc (dovrebbe trattarsi di un Olidata Vassant 7) la cui velocità oggi è davvero deprimente, ma all'età di 11 anni e poca esperienza con un computer altro che "velocità", era il migliore sulla piazza, soprattutto era MIO!
Estate 2002 : Non chiedetemi come o perchè, ho solo un ricordo di uno strano oggetto non identificato che ad oggi forse potrei chiamare game-boy ( o qualcosa di simile). Il gioco non era poi molto avventuroso , si trattava di una costruzione ad incastro di blocchi rotanti sullo schermo (anche il nome di questo gioco resta un mistero)
2003 : Mio cugino si era appassionato a "super Mario Bross" e io con lui. Quel poco tempo per stare insieme lo si passava davanti al Nintendo.
Estate 2003: Inizio ad usare il mio primo cellulare a cui ne seguiranno numerosi altri. Il primo modello da me usato a cui faccio riferimento permetteva solo di fare chiamate (al massimo di riceverle).
2004 : Super Mario bross era diventato la mia fissazione , avevo costretto i miei genitori a comprare un modello di game boy non proprio originale. Costava di meno, ma durava anche di meno. Almeno sono riuscita ad arrivare all'ultimo livello!! Si spense dopo solo pochi mesi dall'acquisto, tra la felicità dei miei genitori.
2005 : Inizio ad entrare nel mondo della chat attraverso Messenger . Creando un account era (ed è) possibile realizzare una lista contatti personalizzata. Messenger permette anche la realizzazione di un blog condivisibile ,a scelta, solo con i propri contatti oppure con l'intera comunità on-line. Sul blog possono essere aggiunti video, foto , interessi personali e ovviamente post.Della vecchia telefonia mobile poi non ne potevo più. Riesco così ad ottenere finalmente un cellulare abilitato agli sms. Da questo momento in poi inizio a sfruttare le varie offerte degli operatori per inviare 100 sms gratis al giorno : Presto non mi basteranno più neanche quelli!!
2006: Per colpa di qualche sconosciuto ero venuta a conoscenza dell'esistenza di uno strano gioco che permetteva di creare dei personaggi facendo loro "vivere" una vita "normale". Si sceglieva il nome da dare a ciascuno, il segno zodiacale, le aspirazioni. Si poteva costruire la casa dei propri sogni, lavorare per guadagnarsi da vivere o semplicemente "rubare" attraverso i trucchi disponibili on-line. Rubare nel senso che (come per qualcuno avviene nella realtà) stando comodamente seduti nelle loro spaziose abitazioni i personaggi avevano milioni di "Sim" da investire nelle cose più pazze e senza senso. I sim erano i soldi che ogni famiglia aveva a disposizione . Il nome era dovuto al nome del gioco: "The sims" appunto. I personaggi potevano sposarsi , avere figli, tradire, andare in vacanza, morire.....Ebbene si anche io vittima del boom che ebbe questo gioco (almeno per quanto ne so) qualche anno fa. Era solo la prima versione alla quale è seguita una seconda molto più divertente e dinamica. Ma per varie motivazioni non ho ancora avuto modo di notare le differenze... :-)
2007 : Ho fatto un passo in avanti: Il vecchio Olidata ancora esistente sulla scrivania della mia stanza cede il posto ad un nuovo Asus portatile che mi permette di non addormentarmi in attesa che una pagina internet venga visualizzata , come accadeva in precedenza. Col nuovo computer ho dato sfogo alle mie passioni. L'ho attrezzato per le serate di piano-bar e per realizzare video in occasione di eventi speciali (matrimoni , compleanni ecc...). Al tempo stesso inizio ad interagire con la nuova tecnologia di Windows Vista ,per i più ,meno valido del "vecchio" Windows Xp. Per evitare infatti le diverse incompatibilità ancora a volte faccio fede al bicentenario Olidata. Grazie all'ausilio dei miei compagni di scuola, inoltre, inizio a non escludere dalla mia giornata neanche qualche partita a Pes 2007 , diventando particolarmente brava nello scontro ai rigori.
2007/2008 : Prendendo parte al corso di Esercitazioni d'informatica , vengo a conoscenza di Google talk. Meno colorato di Messenger, ma sicuramente funzionale. Un modo utile per mantenere i contatti con i colleghi universitari con i quali inizia una fitta rete di condivisione destinata a proseguire anche durante il corso di "ambienti digitali" dell'anno successivo.
2008: La nuova mania è Facebook. E io non potevo esimermi dal parteciparvi. Facebook è un social network che parte (in teoria) dall'idea di recuperare o mantenere i contatti con conoscenti e amici. In realtà dietro c'è molto di più , oltre ai vari giochi e le varie attività che è possibile svolgervi e che a mio avviso sono soltanto divertenti passatempi....
2009: Secondo anno di Università : nuove esperienze col digitale. Durante l'insegnamento di "ambienti digitali" io come altri studenti mi trovo faccia a faccia con l'utilizzo di google e le sue varie opzioni tra cui Blog spot , il cui scopo è quello di veicolare contenuti diversi condividendoli con gli altri colleghi del corso. L'esperienza del digitale però non finisce qui . Nello stesso anno accademico ho intrapreso anche lo studio dell'insegnamento di informatica. Anche in questo caso lo scopo principale del corso è quello di condividere contenuti attraverso l'utilizzo di una piattaforma on.line gestita dagli studenti, con la possibilità di aggiungere varie attività e risorse per coinvolgere gli utenti nella discussione.
tratto da " Il mio blog è differente"
http://paroleinlinea07.blogspot.com/
Carta d'identità digitale di Rocco ciracì.
2002: Dopo due anni, in secondo liceo, per ragioni scolastiche e non solo i miei genitori decidono di comprare il computer. Inizio ad usare i programmi come windows word e mi appassiono sempre di più alla scrittura..
2003: A sedici, anni insieme a mio fratello decidiamo di comprare la “plystation2”, la console più famosa e divertente che ci sia. Iniziano i vari tornei in famiglia e con gli amici, soprattutto quelli con giochi come: “S- pro evolution, Need for speed”ecc.
2004: Si cresce e a diciassette anni nasce in me una nuova passione, quella di immortalare con video o fotografie i bei momenti, quelli da ricordare per sempre. Come scordarsi della gita scolastica di quell’anno fatta in Emilia Romagna? Per questo motivo decido di comprare una macchina fotografica digitale capace di fare anche video. Da allora in ogni occasione importante ho con me la mia macchinetta..
2005: Come dimenticare il giorno dei miei diciotto anni? Infatti non li ricordo perché alla fine ero talmente ubriaco da non ricordare proprio nulla … “Da fonti sicure so però dirvi che è stato uno spasso “. Nello stesso anno riesco dopo tanto tempo ad avere a casa la linea internet ed inizia per me il divertimento, una vera e propria dipendenza iniziata allora e che ancora oggi continua, anzi aumenta.
2006: Anno fantastico, che difficilmente ogni italiano dimenticherà, la nazionale italiana diventa campione del mondo e per la quarta volta nella storia siamo tutti sul tetto del mondo. Ecco qui una delle emozioni più belle che io abbia mai provato, grazie anche all’acquisto della parabola digitale installata a casa mia in quell’anno. È anche l’anno della maturità, “che stress per tutti?!!”, ma anche grande soddisfazione raggiungere l’obiettivo diploma.
2007: Iscritto alla facoltà di Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza, inizia l’ esperienza più importante di tutta la mia vita, ossia riuscire a raggiungere l’obiettivo laurea e ampliare le mie conoscenze culturali. In questo primo anno per quanto riguarda il digitale, grazie al corso dì informatica tenuto dal prof. Massara, apprendo le fantastiche opportunità che google offre a tutti. Accedo a google talk di gruppo e inizio a lavorare con i primi documenti condivisi, in conclusione faccio la mia prima google map.
2008-2009: Secondo anno di università, intenso di emozioni come non mai, compro il mio primo computer portatile un “Toshiba”.Con il corso di ambienti digitali per la formazione e la comunicazione creo il mio primo blog:
http://rocco-ciraci.blogspot.com ,La vita è un attimo.
Nel blog per quanto riguarda il contenuto, ho cercato di parlare sperando di non essere noioso, di quelle tematiche che riguardano il nostro paese: -Le istituzioni che funzionano male: politica, sanità, stato ecc.
-Le associazioni malavitose: “camorra, ndrangheta, mafia”
Tutto ciò con un tono di denuncia e presa di coscienza, che vuole essere un monito e un punto di partenza per cercare soprattutto, grazie a noi giovani, di migliorare ciò che in questa società fa schifo.
Per quanto riguarda la parte tecnica, cercando di seguire il più possibile i consigli dati a lezione,oltre ai video e alle immagini ho introdotto nel blog vari gadget:
-Adsence e la barra di ricerca di google per guadagnare con le pubblicità sul blog.
-IL talk per avere una chat diretta con gli altri blog, youtube, il mio profilo di facebook che rimanda direttamente alla mia pagina personale, la mia playliste personale di musica con un pod, ecc…Oltre al blog c’è da ricordare il continuo lavoro su gmail con i documenti condivisi e in ultimo la relazione e la compilazione di questa carta d’identita digitale.
Hofstadter
10 giugno
Aula Magna, ore 9,00-13,00
L’io e la coscienza
Douglas R. Hofstadter (Indiana University)
Introduce: Pietro Perconti
Interventi programmati
Auditorium e Sala conferenze, ore 15,00 - 17,00
Sessioni parallele dottorandi
Douglas R. Hofstadter: opere
- 1945 Nasce.
- 1979 Godel, Escher, Bach: an Eternal Golden Braid, Basic, New York, [rif.]
- 1981 The Mind's I
- 1985 Metamagical Themes, Basic Books
- 1987 Ambigrammi, HopefulMonster, Firenze, [rif.]
- 1996 Concetti fluidi e analogie creative, Adelphi, [rif.]
- 1997 Le Ton beau de Marot, Basic Books, New York, [rif.]
Istruzioni unisex
Ambienti digitali infatti mutua da SWE mod b per gli studenti del ciclo 07.
Take it easy
enrica change address
Consiglia questo perchè se si effettua una ricerca su google, per esempio il termine comunicazione, il blog con il termine in comune viene "trovato" più facilemente
Prima era: enricamarrelli.blogspot.com, ora è http://komunicareeco.blogspot.com/.
La procedura è molto semplice..
In primis creare un nuovo blog con l'indirizzo personale col nome desiderato.
Poi, sul blog precedente seguire queste istruzioni:
- log in
- impostazioni
- esporta blog
- salvarlo sul desktop
- log out
Sul secondo blog seguire gli stessi passi, ma invece di esportare il blog bisogna cliccare su importa blog.
A percorso compiuto, appariranno sul nuovo blog gli stessi post del vecchio. L'unica "seccatura" è che bisogna reinserire i gadgets.
I "DURI" DEL CINEMA ITALIANO
I "DURI" DEL CINEMA ITALIANO
Natale Cambareri
carta d'identità digitale DE LUCA STEFANIA
Premetto di non ricordare esattamente le date di utilizzo dei vari mezzi teconologici che ho utilizzato..
....ho iniziato, comunque all'età di circa 6 anni, quindi all'incirca nel 1995 a giocare con il commodore 64 di mio cugino ed i vari giochi annessi, uno dei quali ricordo che adoravo era Pallinja!..
Negli anni successivi, 1996/97 mi regalano i vari video giochi dell'epoca, tipo game boy, nintendo.. scoppia il boom del tamagotchi,il quale divenne il mio serio compito quotidiano, accudirlo!
In seconda media, all'incirca nel 1999 in vista della gita, mi viene regalato dai miei, il mio primo cellulare, il philips savvy! un vero mattoncino verde dalle minime funzioni, ma che avrebbe sconvolto le mie giornate! Quest'effetto purtroppo persiste nel tempo!
Al secondo anno delle superiori, nel 2002 mi regalano il computer fisso! Invade la mia stanza nel vero senso della parola, viste le dimensioni.. inizio ad utilizzarlo per scrivere, quindi utilizzo microsoft word, point per disegnare, vari programmini installati per le fotografie e giochi.
Nel 2003, quindi l'anno dopo dell'acquisto, inizio a scuola a frequentare il corso ECDL, perciò inizio ad acquisire dimestichezza con l'intero pacchetto office! Nello stesso anno inizio a navigare! Che scoperta!! Inizio a frequentare la chat attraverso il programma C6, ed Msn! Creo l'accaunt su myspace!
Nel corso degli anni utilizzo internet anche per ricerche inerenti gli argomenti scolastici...
Nel 2005/2006 in vista degli esami di stato utilizzo internet per ricercare materiale per la tesina, mi iscrivo al sito studenti.it per cercare di carpire gli argomenti trattati nel prossimo compito di stato (le newsletters mi arrivano ancora!!!).
Subito dopo gli esami di stato, inizio a navigare per la ricerca della facoltà da scegliere! Approdo sul sito Unical.it ed inizio ad esplorare i vari siti dei corsi di laurea.. scopro mondo ai lati! Faccio l'iscrizone all'unical tramite internet..
Nel dicembre 2007 acquisto il mio portatile un fujitsu-siemens!
Nel 2006 mi trasferisco a Cosenza per frequentare l'università, perciò consulto sempre di più internet per informazioni riguardanti orari di autobus, treni, gli orari stessi di lezione, prenotazioni d'esame ecc..ecc..
Nel 2007 organizzo (con l'ausilio di mio cugino) un viaggio prenotando viaggio e alloggio su internet stesso.
Nel 2008 frequento i vari corsi di informatica (I, II) e Sistemi di web editing che mi porterà a scoprire il mondo Google e tutte le sue funzioni ( prima lo utilizzavo solo come motore di ricerca).
Nel febbraio 2009 stipulo un abbonamento con la vodafone per la connessione veloce.. ma nel mio paese purtroppo resta ancora lenta perchè viaggia in gprs!
Nel 2009 frequento il corso di Ambienti digitali, creo il mio blog su blogger (stefania.dl@blogspot.com)... questi corsi sono molto utili per me, perchè mi permettono di fare nuove scoperte nel campo dell'informatica e del web in particolare.. Spero in futuro di acquisire un numero sempre maggiore di conoscenze a riguardo!
Digital ID card! Deborah De Rosa
Deborah De Rosa, Carta d'Identità Digitale
1996
Deboruccia incontra la tecnologia quando il padre decide di regalarle il Game Boy della Nintendo, con dentro la cassettina di Tetris e quella di Super Mario Bros 2. Presto si aggiungerà alla collezione un giochino da ping pong (a tutt'oggi non ho finito nessuno dei tre giochi, e la mia collezione si è fermata lì.)
1996-1997
Anno del mio primo contatto con il computer. Era ingombrante, grigio e lentissimo, ma aveva già internet: è il computer del provider appena aperto da mio zio, sono i tempi in cui in pochissime case sta arrivando la Rete, e per averla ci si doveva rivolgere a un provider e fare un costoso abbonamento! Sono una bambina fortunata, ho in famiglia un futuro web master, che mi regala un libro sull' MS DOS ... a tutt'oggi potete trovarlo in uno dei miei scaffali risoperto di polvere, se avete intenzione di aprirlo vi toccherà sfrattare un ragno o due.
1999
Il computer sale dal provider a casa mia! Ovviamente senza collegamento Internet, per ora. Approfitterò per anni di quello di mio zio. Il computer è suo, la prassi più che gradevole di regalarmi i suoi computer ogni volta che ne comprerà uno nuovo durerà sino ai giorni nostri (non ho mai speso un euro, o aereo come dice il nonno della mia amica che di tecnologia se ne intende.)
E' questo anche l'anno del mio primo telefono cellulare! Un “mattoncino per Assisi” della Ericsson, che però è in edizione limitata di colore viola metallizzato, mi venne regalato da mio padre (anche lui aveva appena cambiato telefono. Perchè mi trattano come tritarifiuti? Soprattutto, perchè ne sono ben lieta?) Questo telefono giace per almeno un annetto senza esprimere le sue potenzialità (chiamava e mandava messaggi, stop) perchè all'epoca non ce l'aveva nessuno che io conoscessi, nemmeno mia madre.
Lo stesso anno vede l'ingresso a casa mia della bisnonna della playstation: una scatola nera di dubbia marca e dubbia qualità con 180 giochi (c'era scritto sulla scatola ma non era vero) , due joystick e un fucilone per giocare a sparare all'anatra. La promozione alle scuole medie vale questo ed altro.
2001
La mia mamma (costretta dal fratello webmaster che ci tiene all'educazione tecnologica della nipotina, e continua a regalarle enciclopedie virtuali, programmi per fare grafica e tante belle cosine piene di polvere) decide che è l'epoca giusta per avere internet in casa, ma ancora senza adsl, arriverà tre anni più tardi circa. Per ora la mia frequenza in rete si deve limitare a massimo un'ora al giorno, per non costringere la mia famiglia al mutuo decennale.
2004
Abbonamento ADSL!
Deboruccia frequenta la rete non più di prima, perchè prima approfittava dello zio, ma almeno può collegarsi da casa sua senza problemi di orario! L'uso , per molti anni, sarà limitato a ricerche scolastiche, notizie su qualche cartone animato, stampe di immagini carine per magliette ... e le prime chat (ancora niente msn), dove conosco il mio primo ragazzo, guarda un po'.
2007
Nel frattempo Deboruccia impara a sfruttare la rete per avere informazioni in tempo reale su cosa accade nel mondo, a livello politico e sociale, accede a siti di controinformazione , scopre le mailing list e , solo nel 2007, scopre la “dipemdenza “ da msn anche lei!
2008
Contatto con i social network. Hi5 per via del corso di SWE , poi Myspace (che Deboruccia venera con particolare devozione perchè le ha fatto conoscere il suo attuale fidanzatino ^^) , per facebook ci vorrà il 2009. Scoperta delle potenzialità di google... e soprattutto scoperta del fatto che gmail è molto più ordinata e comoda della mail di libero che avevo da secoli: trasmigro lì.
2009...
...E' oggi!
Come videogiochi amo quelli online dei cartoni animati per cui non bisogna essere bravi, il mio cellulare si limita a chiamare e mandare sms ancora oggi, ma ho un rapporto in crescita col mondo della rete, e questo lo devo ai corsi di informatica della mia FSCC, che sono tutto tranne un passivo utilizzo di Word e Access... e soprattutto, ancora oggi, a mio zio. ;)
firma di frequenza
Boatos
La dislocazione nei tre appelli da parte mia (fermo restante che sta a voi la scelta di iscrizione ad uno dei tre, a volontà..) è una valutazione prelimanare, ha lo scopo di indicare il lavoro ulteriore da fare, magari nelle pause di studio...
La firma di frequenza ha lo scopo di confermare l'intenzione, espressa a suo tempo, di sostenere l'esame di Ambienti digitali/Swe.
Questo per la prova pratica. Per le domande del colloquio d'esame provvederò ad inviarvi personalmente un panel di temi, argomenti trattati da me nelle lezioni.