mercoledì 27 maggio 2009

Curriculum Digitale Angelica Cicoria

Il mio percorso di approccio al mondo dell'informatica è un percorso che ,fino al mio ingresso all'università,rimane relativamente statico e procede pressochè a rilento.

* 1995: IL PRIMO ED UNICO VIDEOGIOCO!

Per l'estate scendono quì in Calabria i miei cugini dall'America. Uno di loro aveva con se un viedeogioco abbastanza rudimentale con all'interno giochi come quello delle macchine e Tetris. Me ne sono innamorata subito e mio cugino ha pensato bene di lasciarlo a me alla sua partenza. Peccato che , siccome non me ne staccavo mai, l'ho portato al mare con me e mi è caduto nell'acqua:-( un trauma..

* 1996:Il TAMAGOGY!

Ebbene si,l'ho avuto anche io(come credo la maggior parte dei miei coetanei!) ...il mitico giochino che simulava la nascita e la crescita di un animaletto (il mio in particolare era un dinosauro che si chiamava Dino). Me ne prendevo cura come fosse un vero animaletto e non facevo altro durante il giorno. Ma aveva un unico grande difetto:non si poteva spegnere! E il mio animaletto digitale aveva bisogno ddelle mie cure 24 su 24 quindi anche di notte, per cui mia madre ad un certo punto non ne potè più e fu costretta a nasconderlo. Ma lo fece senza togliere la batteria e quando me lo ridiede non funzionava più:-( . Poco dopo ne ricomprai un altro, ma non era più il mio Dino e non ricordo neanche che fine fece...

* 1998:IL PRIMO CELLULARE!

Me lo ricordo come se ce l'avessi ora sotto gli occhi :era un citofono enorme nero (tipo portatile di casa, forse era un motorola) e per di più di "terza" mano. Ma ne andavo fiera.
Dopo quello se ne susseguirono una sfilza ne cambiavo uno o due all'anno, perchè mi davano sempre gli "scarti" degli altri, cioè cellulari che non si usavano più, che funzionavano male o che passavano rapidamente di moda.

* TRA IL 2003 E IL 2009:TECNOLOGIA E ..PERIPEZIE!

Finalmente anche io ho un cellulare tutto mio e specialmente Nuovo grazie a mio nonno che me lo regalò per il compleanno:era uno dei primo modelli della 3 con la fotocamera..ma non so se per sfortuna o per leggerezza nell'utilizzo, si ruppe in meno di un anno e dovetti di nuovo accontentarmi di uno scarto,un alcatel di seconda mano.. ma almeno questo mi diede molte soddisfazioni. A questo si susseguirono un nokia 3330, uno 2930 e due N70 (il primo andava benissimo ma finì in un bicchiere d'acqua:-P per cui lo ricomprai).

* 2002:IL PRIMO COMPUTER!

Comprai il primo computer da un rivenditore del mio paese(sempre regalato da mio nonno) pacchetto tutto compreso con scanner e stampante. Ma più che pacchetto fu un vero pacco che riuscì a darci, a causa della nostra ignoranza nel settore. Il computer era "impallatissimo", il masterizzatore non funzionava, la stampante si ruppe in poco tempo seguita subito dopo dallo scanner e nonostante la garanzia non vennero mai aggiustati. Oltre al malfunzionamento del pc vi furono altri problemi che impedirono la mia crescita nel settore del digitale, come l'assenza dell'adsl (che cmq non c'è ancora nella mia frazione) . Per cui dovevo usare per navigare la 56kb e ci rinuncia presto visto che per caricare una pagina ci volevano ore. Imparai in quel periodo solo a scrivere su word e giocare a solitario.

* 2007:IL SUPER-TECNOLOGICO

I tempi sono maturi, il mercato offre ormai una vasta gamma di pc di tutte le dimensioni per tutti i gusti e io sto per entrare all'università per cui mi serve un portatile.
Il santo nonno rimette di nuovo mani al portafoglio e mi compra il gioiellino: un pc portatile Hp ,processore Intel centrino Duo , sistema operativo WVista di ultimissima generazione,scheda video Nvidia..e chi più ne ha, più ne metta. Il mio vero percorso inizio adesso , con un po' di tempo e un po' di pazienza imparo ad usare i programmi di scrittura, Power Point, editor video come Movie Maker e navigo su internet grazie ad un servizio in abbonamento offerto dalla wind usando il cellulare come modem.

* 2009:L'ERA DI INTERNET

Fino ad ora però non ho mai sfruttato davvero le potenzialità di internet , finchè sul mio piano di studio appare un oggetto non identificato:un corso che si chiama "Ambienti Digitali"! IL PANICO..Dobbiamo Fare un Blog???Cos'è???E adesso???
Così mi sono rimboccata le maniche e, vedendo quello che riusciva a fare il mio ragazzo(che è mooolto in gamba) ,ho imparato anche io a fare cose che prima mi sembravano impossibili e complicate. Ho imparato a fare il blog, ho scoperto cos'è l'HTML e ho fatto anche la prova di un sito internet, ho imparato a cercare i programmi che mi servono, a scaricarli e grazie alle guide su internet anche ad usarli con rapidità...Insomma mi sono digitalizzata...

Se non peccassi di coerenza direi quasi..."Grazie Converso"!

CARTA D'IDENTITA' DIGITALE della vita telematica di


MAGNONE LUANA



· 1988 - sono nata nell'agosto del 1988, sono figlia unica (Molto coccolata e poco viziata!)
· 1997 - un regalo per me molto entusiasmante, è prima consolle: playstation 1, con diversi giochi, tra cui anche Super Mario. I giochi che mi piacevano di più erano Tomb Raider 1 e Age of Empire; mi divertivo a giocare insieme a mia cugina in lunghi pomeriggi...
· 1998 - arriva a casa il mio primo computer con il sistema operativo Windows 98, mi piaceva molto disegnare e modificare le immagini con il programma Paint e giocare a Virtual Colp e al Solitario.
· 1999 - inizio a fare le prime ricerche dalla scuola elementare con il programma di Encarta.
· 2000 - accesso alla rete Internet, faccio ricerche on-line, acquisto del primo telefonino, "il mattoncino" il comunissimo NOKIA 3330, chi nn l'ha mai avuto??? invio i primi sms e mms, mi tengo in contatto con i miei amici.
· 2001 - ho il primo indirizzo e-mail (libero) e successivamente utilizzo yahoo, faccio molte ricerche, approfondisco le lezioni, gli esercizi e i compiti di ambito scolastico.
· 2002/2003 - all' ingresso nella scuola media superiore, ho il nuovo sistema operativo Windows Xp, bellissimo, condivido musica,uso Windows Media Player, visualizzo e condivido foto e immagini con i miei amici in rete.
· 2005 - al terzo anno delle superiori, scelgo l'indirizzo "programmatori" della mia scuola e acquisto un ottima conoscenza e pratica per quanto riguarda tutto il pacchetto office ed internet, faccio laboratorio e trattamento testi. Utilizzo Word, Excel, PowerPoint, Access, Visual Basic...
· 2006 - aderisco ad alcuni "social network" diffusissimi tra i giovani, come MSN Messenger, Badoo, Community, forum, chat. Conosco tanta gente e faccio amicizia in rete.
· 2007 - Mi Diplomo, approfondisco la tesina con ricerche on-line, e la consegno cartacea e su CD; usando una presentazione con PowerPoint.
· 2007/2008 - Mi iscrivo all'università, faccio il corso di esercitazioni d'informatica e vengo a conoscenza delle risorse di GOOGLE e dei suoi servizi, come Gmail, Gtalk, GMap, GDocs. Frequento spesso siti dal servizio di biglietteria ferroviaria e seguo news online,musica, anteprime del cinema, siti di abbigliamento.
· 2009 - A casa finalmente ALICE ADSL, guardo video su You Tube, Emule, Facebook...frequento siti con classifiche di musica più venduta, testi di canzoni, pubblico video,foto...vi consiglio un link di un articolo che ci racconta, che cos'è e cosa è diventata, oggi, la nuova tecnologia e l'evoluzione dei social network: http://matteovannucchi.nova100.ilsole24ore.com/2009/02/levoluzione-del-social-networking-grazie-al-gps.html Uso costantemente il cellulare, logicamente non è più il vecchio "mattoncino", ma è un cellulare touchscreen, con schermo a sfioramento e per me è il primo mezzo di comunicazione possibile, faccio foto, video, ascolto musica mp3, posso collegarlo al computer tramite cavetto usb, ha bluetooth e posso collegarmi ad internet; mi mette in contatto con chiunque e in qualsiasi momento.
· Ho pubblicato il mio primo blog: http://generazionelowcost.blogspot.com/ seguitelo e se volete commentatelo!!!



CARTA DI IDENTITA' DIGITALE Francesca Aversa

1997. All'età di 10 anni i miei genitori mi hanno comprato il Super Nintendo con tanti giochini di cui adesso non ricordo il nome, ma tra questi vi era Super Mario Bros che onestamente adoravo!!

2000. I miei genitori acquistano un computer da tavolo che utilizzo soprattutto per scrivere lettere o per fare qualche disegno. Inizio, così, ad utilizzare i programmi di Word e di Paint.

2002. I miei mi regalano il Game Boy ed io ci passo le giornate tant'è che i miei mi definiscono un "maschiaccio" perchè ormai non vi era posto (scuola compresa) dove io non lo portassi con me!

2003. Inizio ad andare su Internet che prima di quel momento non mi aveva mai attirata più di tanto. Comincio a creare il mio primo account su libero e a chattare con le mie amiche.

2003. Mi iscrivo a numerosi blog tra cui quelli di cucina e quelli di bellezza, dove vi erano consigli su come curare il proprio aspetto e altre cosette così, cose da donnine insomma!!


2004. In occasione del viaggio in Germania, ricevo il mio primo bancomat!


2006/2007. Sono al primo anno d’università dove mi costringono ad iscrivermi su Gmail. Creo un account google e installo G-talk-2006/2007. Interagisco sul portale "Mondoailati" del mio corso di laurea.


2006/2007. Creo il mio primo account Ebay dove faccio numerosi acquisti tramite il mio bancomat.


2006/2007. Acquisico qualche conoscenza del linguaggio html, soprattutto per la realizzazione dello "smil" per l'esame di informatica. Questo linguaggio mi sarà utile anche per l'esame di informatica due, che ha come obiettivo la realizzazione di un sito internet, utilizzando sempre il linguaggio html.


2007/2008. Mi collego alla rete adsl del mio proprietario e ne approfitto per creare un account MSN di cui tutti tanto parlavano! Messenger sarà la mia droga per tantissimo tempo, creo un mio blog e passo le mie intere giornate (e nottate) a curarlo.


2008. Creo il mio account Youtube, che uso per il download e non per l'upload e che utilizzo non solo per la musica, ma anche per numerose altre cose come video di ricette o consigli di trucco.

2008. Sostituisco al browser di Internet Explorer, dietro consiglio di alcuni miei amici, Mozilla Firefox, che considero decisamente più sicuro.

2008. Poco dopo la nascita di Elleboro, comincio a postare sul blog.

2008. Comincio a usare Google Apps. In particolare maps, presentations e docs condivisi. Elleboro diventa un sito per me molto interessante.


2008. Mi iscrivo su Facebook. Inizialmente non mi piace come sito, non conoscevo nemmeno la sua esistenza, ma poi col passare del tempo ho cominciato ad apprezzarlo! Mi collego su Facebook quasi sempre per vedere se ci sono novità, o semplicemente per passare un pò di tempo libero. I miei passatempi preferiti sono i numerosi quiz e il recentissimo gioco "Pet Society".

2009. Prenoto 5 giorni di vacanza in toscana. Prenoto Il volo con Ryanair e l'appartamento sul sito "Homeholidays.it" utilizzando il mio bancomat.


2009. Creo un account su "bidme.it", sito di aste al ribasso collegato sempre al mio bancomat.

2009. Utilizzo internet per tenermi aggiornato. Non compro giornali, ma seguo il sito del corriere della sera e quello di repubblica.

2009. Mi iscrivo su numerosi blog, tutti al femminile!

2009. Scarico il programma di adobe Photoshop e cerco di capirci qualcosa dato che mi hanno anticipato che dovrò usarlo un po’ al tirocinio, ma senza grandi risultati.

2009. Nel periodo di tirocinio formativo acquisisco, invece, qualche conoscenza sull'utilizzo di Adobe Photoshop ed anche su In Design e Illustrator.

2009. Creo il mio nuovo blog con Blogger e tramite Photoshop creo il mio banner. Creo un account Adsense

Giocare a carte


Cosa facciamo dei testi delle Carte d'Identità Digitale? - mentre lo script di TecnicheDiAnalisi ci lavora su.

Vediamo qui

Cosa fa la tivvù ( Al di là del testo)

Il dogma strutturalista della testualità in senso forte cede il passo al bombardamento ipertestuale a cui siamo continuamente esposti. Gerarchia, linearità, sequenzialità che consentono al lettore di rintracciare, rinvenire l’ ”imposizione” isotopica, non reggono più agli ampi scenari messi in atto dalle testualità multimediali e quindi multicodiche.

T.H.Nelson negli anni sessanta diede una prima definizione di ipertesto come: “ Testo che si dirama e consente al lettore di scegliere; qualcosa che si fruisce al meglio su uno schermo interattivo”. Landow insiste sulla possibilità rintracciare senza vincoli il proprio centro di indagine.
Roland Barthes nel suo splendido “Il piacere del testo” scardina l’imposizione della lettura lineare e suggerisce l’adozione di una lettura “anarchica”. Del resto capita un po’ a tutti rintracciare in un libro i passi che più ci interessano, cominciare a leggere dall’inizio o dalla fine, godere dell’assenza di un percorso obbligato. Non è un caso se il semiologo francese nasce nell’orizzonte strutturalista per poi inoltrarsi sui sentieri impervi e tortuosi del postmoderno.
Jacques Derrida nell’analisi del concetto di struttura, mette in evidenza il fatto che il centro non è per nulla statico e predeterminato, ma piuttosto “dinamico” e continuamente rintracciabile. Se la ricerca del centro è opera continua del lettore, allora il concetto di testo in senso forte viene scardinato alla base. Non resta che lasciarsi trasportare da una continua deriva del significante, in una sorta di anarchismo metodologico che consente all’(iper)testo di prosperare.

Il decostruzionismo è un metodo di interpretazione, molto utilizzato in letteratura, ma che ben si presta alla spiegazione dei vari modelli ipertestuali.
Gerard Genette in “Palimpsesti” riconduce la nozione di ipertesto nella più ampia categoria della transtestualità. Ipertestualità indica la relazione fra un testo e un altro anteriore(ipotesto), che il primo modifica, elabora, estende. Genette rielabora le tesi di Bachtin e Kristeva sul problema dell’intertestualità. Il primo definisce dialogismo “la relazione necessaria di un enunciato con altri fra enunciati”, un rapporto che non è solo quello delle influenze riconoscibili, ma anche continuo processo di disseminazione.

Anche per Julia Kristeva l’intertestualità, lungi dall’essere soltanto citazione e influenza, diventa trasposizione e rielaborazione di uno o più sistemi di segni in un altro. Come sostiene Maria Pia Pozzato, esiste un nucleo problematico comune fra la proliferazione testuale prevista da Genette e quella dell’informatica. È evidente allora che l’ intertestualità diventa ipertestualità nei nuovi ipertesti elettronici.

Discussione


UGUAGLIANZA

RESPONSABILITA' SOCIALE

IMPEGNO CIVILE


La discussione è aperta da Chiara, Roberta e Stefi su






Palinsesti

Il titolo del libro di Genette, Palinsesti, subito suggerisce un’immagine piuttosto eloquente, quella del palinsesto, ovvero manoscritto antico su pergamena, nel quale la scrittura è stata sovrapposta a un’altra precedente raschiata o comunque cancellata.
http://www2.units.it/~clettere/borges.htm
E’ facile capire ora che l’oggetto di studio del libro in questione non è il testo preso nella sua singolarità e autonomia, bensì l’architesto, la letterarietà della letteratura, l’architestualità del testo, ovvero la sua trascendenza, intendendo quest’ultimo termine nel suo significato etimologico, dove "trascendere" è oltrepassare un limite, superare una recinzione e dunque inserirsi in una trama di relazioni.
Genette, in questa occasione, parla più precisamente di transtestualità, intesa come categoria ampia e comprensiva che può includere altri tipi di relazioni transtestuali, e che potrebbe essere definita sommariamente come "tutto ciò che mette in relazione, segreta o manifesta, un testo con altri testi".
La relazione ipertestuale (dove "ipertesto" non è in questo caso il testo virtuale) è intesa come strumento di indagine privilegiata del fatto estetico: riguarda certamente la letteratura ma anche le altre forme d’arte, dalle arti plastiche e figurative alla musica. Genette dedica il paragrafo che precede la conclusione, intitolato "Pratiche iperestetiche", proprio alla ricognizione sommaria di come le categorie individuate nella parte precedente in riferimento alla letteratura, siano estendibili anche in altri campi con le dovute distinzioni.
Anche la stessa genesi di un’opera, nel caso in cui si intenda questa come "processo" e non come "dato", è, per Genette, una questione di ipertestualità, e più precisamente, di autoipertestulità, che procede tramite amplificazioni, riduzioni, sostituzioni: "ogni stato redazionale rappresenta infatti un ipertesto rispetto alla versione precedente, e un ipotesto rispetto a quella che seguirà".
L’immagine di una letteratura che ha come carattere essenziale e intrinseco la transtestualità nasce nel solco di un concetto postmoderno della stessa, che mette in crisi un’idea forte di autorialità e supera il mito romantico dell’originalità di un’opera, che diventa "bricolage" e "citazionismo"; si parte infatti dal presupposto che "fare il nuovo con il vecchio abbia il vantaggio di creare oggetti più complessi, più avvincenti", rilanciando anche "le opere antiche in nuovi circuiti di senso".

Report

Categorie di serial killer!!


Gli assassini seriali possono essere anche classificati in differenti categorie in base alle motivazioni che li spingono a uccidere, cioè al 'movente' dei delitti.



Visionari/Allucinati
Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, non è frequente che i serial killer abbiano disturbi mentali importanti, per esempio
schizofrenia. In qualche raro caso, tuttavia, un serial killer può corrispondere a questo stereotipo e letteralmente uccidere "seguendo le istruzioni di voci nella sua testa" o come conseguenza di esperienze di tipo allucinatorio.



Missionari

Alcuni serial killer concepiscono i loro omicidi come una missione. Per esempio, lo scopo di un serial killer "in missione" può essere quello di "ripulire la società" da una certa categoria (spesso prostitute o membri di determinati gruppi etnici). Emblematica è la figura di John Doe nel film Seven, che rispecchia appieno questa categoria di serial killer. Lo stesso ruolo di serial killer di Michael C. Hall, Dexter, è proprio quello di uccidere le persone "cattive" sentendosi un vero e proprio missionario.



Edonistici

Questo tipo di serial killer uccide con lo scopo di provare piacere. Alcuni amano la "caccia" più che l'omicidio in sé; altri torturano o violentano le loro vittime mossi da sadismo. Altri ancora uccidono le vittime velocemente per indulgere in altre forme di attività come la necrofilia o il cannibalismo. Il piacere per questi serial killer è spesso di natura sessuale, o ha un analogo andamento e un'analoga intensità pur non essendo riconducibile ad alcun atto esplicitamente sessuale.



Dominatori

È il tipo più comune di serial killer. Il principale scopo dell'assassino in questo caso è quello di esercitare potere sulle proprie vittime, in tal caso contribuendo al rafforzamento della propria stima di sé (della propria forza fisica e morale). Questo tipo di comportamento è spesso inteso (inconsciamente o consciamente) come compensazione di abusi subiti dal killer nell'infanzia o nella vita adulta. Molti killer che violentano le proprie vittime non ricadono nella categoria "edonistica" perché il piacere che provano da questa violenza è secondario (se non addirittura assente); la violenza stessa riproduce, fedelmente o simbolicamente, una violenza subita in passato.



Angeli della morte

Detti anche angeli della misericordia, sono i serial killer che agiscono in ambito medico. Commettono i loro omicidi iniettando sostanze letali ai pazienti di cui si prendono cura e, anche se dichiarano di agire convinti di liberare le loro vittime dalle sofferenze, in realtà sono mossi dal desiderio di decidere della vita e della morte altrui, come prova il fatto che buona parte delle loro vittime siano in condizioni di salute non gravi al momento dell'omicidio. A volte non uccidono i loro pazienti, ma li mettono deliberatamente in pericolo per poi salvarli e guadagnare l'ammirazione dei colleghi. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne, ma non mancano angeli dalla morte di sesso maschile.
Pubblicato da Piccola... by Annabella Muraca!!!

Testi mutanti


people