mercoledì 22 luglio 2009

Recensione positiva e negativa di Vincenzo Sanci

Recensione positiva    

Il blog che vorrei elogiare è quello di Luca Mendicino http://carcagnosso.blogspot.com/
mi piace per la sua volontà di informare su una problematica molto attuale e soprattutto presente nella nostra regione come la 'ndragheta: in modo semplice ed efficace mostra un quadro generale della situazione storica e politica delle “famiglie”, contornata dall'inserimento di commenti di giornalisti illustri come M. Travaglio e P. Willan. Inoltre perchè si presenta con uno stile sobrio nel testo e nella sua struttura, azzeccato per un argomento così “delicato” come quello da lui trattato.


Recensione negativa            

Il blog che ho intenzione di criticare è quello di  Ida andreoli:http://ida-radiomania.blogspot.com/
i post presenti nel blog si dimostrano oltre che pochi di numero, poco approfonditi e poveri di contenuti anche se la tematica riguardante, la radio, è interessante perchè è un mezzo di comunicazione inmportante di cui si sta perdendo (purtroppo) man mano l'uso.




            

Presentazione Blog sulla Birra Vincenzo Sanci

Recensione positiva e negativa dei blog rispettivamente di Sanci Vincenzo e Scrivo Mariateresa

Il mio giudizio positivo merita di essere dato al blog di Sanci Vincenzo:
http://wrong-w4y.blogspot.com/
Un blog divertente e frivolo che ti ubriaca di voglia di bere una birra appena lo si guarda.Puo risultare anche molto utile per le varie informazioni inserite riguardo la produzione e usabile anche e soprattuto come depliant per gli appassionati (ubriaconi) per una scelta sempre diversa.....Si consiglia di bere responsabilmente.

Il mio giudizio negativo purtroppo ricade sul blog di Mariateresa Scrivo (tengo a precisare che non mi piace criticare su queste cose personali ma purtroppo adesso é diventato un dovere):
http://mariateresascrivo.blogspot.com/2009/05/di-maria-de-filippi-amici-di-maria-de.html
Un blog che ha una tematica futile e che descrive un programma futile che già ha abbastanza danneggiato parecchie menti facendone il più grande programma spazzatura che esista,farne anche un blog mi sembra ancora di più eccessivo.....

MUSICA E LINGUAGGIO

La musica , come linguaggio verbale , realizza i propri segni per
mezzo di una sostanza sonora.La musica ,come il linguaggio, impiega
direttamente la voce umana, prodotta dal medesimo apparato fonatorio.
Sappiamo che i fonemi, presi isolatamente, non sono significanti :
solo dalla loro aggregazione nasce il significato; neppure un suono ,
da solo , ha senso musicale ed è necessario porlo in relazione con gli
altri suoni per generare costrutti melodici o armonici sensati.Inoltre
sia la musica sia il linguaggio si sviluppano discorsivamente secondo
l'asse lineare della successione ,dando luogo a sequenze ed enunciati
che, non a caso ,vengono chiamati frasi sia in musica sia in
linguistica.Considerando piu specificamente il modo in cui musica e
parlato formano e organizzano la sostanza fonica, si identificano due
piani essenziali di correlazione:entrambi i linguaggi operano su un
repertorio di suoni o unità minime di base ; queste vengono combinate
dando luogo a unità maggiori caratterizzate da un ventaglio di
parametri chiamati TRATTI SOPRASEGMENTALI,in quanto si innestano sopra
i segmenti di suoni base per organizzarli in sequenze unitarie.
Non vi è dubbio che nelle culture piu antiche parole e musica fossero
strettamente collegate :" La parola greca aveva un saldo corpo
sonoro;possedeva una propria ,ostinata volontà musicale.Le singole
sillabe non erano nè allungabili nè abbreviabili.Erano per natura
lunghe o brevi [...]. E un particolarissimo rapporto fra musica e
linguaggio esiste ancora nei cosiddetti "linguaggio-suono" dove il
significato di una sillaba dipende dall'altezza alla quale viene
proferita e quello di una famiglia di parole dall'altezza e dal tipo
di intonazione con cui viene pronunciata. Di qui, l'insistenza
dell'etnomusicologia sull'importanza della riproduzione, nelle
trascrizioni , dell'esatto "profilo dinamico" della frase parlata,
poichè nei linguaggi-suono alla più piccola alterazione delle parole
consegue una modificazione della melodia e viceversa. Soprattutto in
Africa -dove specifici strumenti sono atti a riprodurre ritmi,
modulazioni e inflessioni del linguaggio parlato in forma musicale e ,
per esempio, la differenza di intonazione tra due tamburi di pelle
usati per trasmettere notizie corrisponde all'intonazione delle vocali
alte e basse del linguaggio usuale- risulta difficile affermare dove
inizia e finisce la musica, o quali confini segnino il passaggio dal
parlato al canto. Sebbene si possa rifiutare l'ipotesi che il parlato
sia la forma embrionale della musica, si può discutere ancora se gli
antichissimi linguaggio-suono non siano la sorgente comune del
linguaggio e della musica.Infatti tali linguaggi sono di per sè già
musicali . Se poi vengono cantati, la musica aggiungerà un effetto più
arioso alla curva melodica del discorso, già determinata; rinforzerà
insomma l'elemento musicale, comunque preesistente. Naturalmente , può
darsi che l'intero linguaggio sia solo una specie di musica a basso
livello; ma è più probabile che il linguaggio-suono sia il più antico
elemento da cui presero vita la parola e il canto, la parola muovendo
verso un ritmo libero , la musica verso un ritmo più regolato.

FRANCESCO CARDILE

presentazione del mio blog (cioè? di chi?)

Presentazione Blog 'Ndrangheta di Luca Mendicino

Il rapporto tra la filosofia e la musica

La musica per il suo potere incantatorio e per il suo fascino misterioso è sempre stata oggetto di molteplici riflessioni da parte dei filosofi.Alla tradizione pitagorica, a cui in parte si rifaceva anche Platone, va fatta risalire l’interpretazione della musica come immagine dell’armonia naturale dell’universo, percepibile attraverso i rapporti numericamente esprimibili tra i diversi suoni.A tale concezione, che peraltro ritorna sia in Leibniz sia nel XVIII sec. in G.P. Rameau, e alla distinzione già di Boezio, come opportunamente rileva Enrico Fubini, tra “musica humana” e “musica mundana”, si sostituisce nel ‘700 il concetto della musica come linguaggio diretto delle passioni.Per il pensatore J. B. Dubos e per Diderot la musica si richiama non già all’armonia universale, ma alla struttura profonda del nostro essere e della natura in rapporto “ con la cosmica vitalità che anima l’intero mondo naturale” Del pari in Rousseau vi è una presa di posizione contro quella che egli definisce la musica artificiosa della modernità, che avrebbe favorito la razionalizzazione della musica attraverso lo sviluppo della tecnica, allontanandola dalle sue origini di espressione primigenia dell’uomo non ancora corrotto dalla civiltà.Con l’affermarsi dell’estetica moderna come studio dell’arte e del bello, la posizione della musica nei confronti delle altre arti si fa particolarmente problematica per la sua specificità. In genere si può però dire che, a partire da Kant, viene riconosciuto alla musica un linguaggio particolare e tale da distinguerla dalle arti sorelle.La musica appartiene per Kant all’arte del gioco delle sensazioni per l’attrattiva e le emozioni che essa esercita e quindi viene dopo la poesia che, esibendo il concetto, eleva alle idee. Essa è inferiore anche alle arti figurative,che, pur giocando con le sensazioni, producono impressioni durevoli recepibili dall’intelletto.Sempre per Kant la musica gode però di una particolarità, quella di utilizzare la modulazione, come linguaggio degli affetti così che essa“secondo la legge dell’associazione, comunica universalmente le idee estetiche che vi sono naturalmente congiunte”. La musica è dotata quindi di un linguaggio universale comprensibile da ogni uomo.Per gli autori romantici la musica non si limita al piano della sensibilità, ma coglie la realtà stessa nella sua configurazione più autentica.Per Hegel essa ci pone a contatto con le strutture prime della natura e della nostra coscienza. Essa segna il passaggio tra le arti più prossime all’utilizzo del materiale sensibile come l’architettura, la scultura e la pittura e la spiritualità della prima tra le arti, la poesia.Musica e poesia hanno in comune il suono, ma la musica non fa riferimento ad alcun testo determinato perché il suo compito è quello di rendere ogni contenuto non quale si trova nella coscienza come rappresentazione generale, “ma quale diviene vivo nella sfera dell’interiorità soggettiva” L’interiorità è quindi il carattere determinante della musica, che penetra in tutti gli aspetti dell’anima e si impossessa della coscienza .Per Shelling la musica è l’arte che più si spoglia della corporeità perché essa fa intuire nel ritmo e nell’armonia la pura forma in quanto tale. Mentre la pittura fa apparire il corporeo nella superficie, la musica, come l’architettura, è inorganica ed incorporea, capace di far intuire i movimenti dei corpi celesti, e quindi di cogliere l’archetipo assoluto, sia pur senza risolverlo nella chiarezza della razionalità. Essa realizza quella fusione di finito e di infinito che è propria di ogni sintesi artistica.Per Schopenhauer la musica non è come le altre arti “una riproduzione delle idee, ma una riproduzione della stessa volontà una oggettivazione allo stesso titolo che le idee”Nella musica si oggettivano la volontà che è alle radici della vita e le aspirazioni coscienti dell’uomo. La melodia ci racconta “la storia della volontà illuminata dalla riflessione il cui manifestarsi nella realtà costituisce la serie degli atti umani”. Essa però non esprime il fenomeno, ma l’essenza e l’in sé di ogni fenomeno, la quintessenza della vita, l’elemento metafisico del mondo fisico. Essa ci dà “l’intimo nocciolo che precede ogni formazione, il cuore delle cose” Da ciò deriva la sua universalità, privilegio esclusivo che le conferisce un alto valore.Anche per Nietzsche la musica è manifestazione della natura primigenia, eternamente creatrice di cui il dionisiaco è espressione e a cui essa ci riporta. Essa è diversa da tutte le altre arti perché non è immagine dell’apparenza “ bensì immediatamente immagine della volontà stessa e rappresenta, dunque, rispetto a ogni fisica del mondo, la metafisica, e rispetto ad ogni apparenza, la cosa in sé”In tutti questi autori romantici la musica non è quindi solo, come per Kant, un gioco di sensazioni, ma ha come scopo supremo la profonda e vera conoscenza della natura del mondo. Essa è arte privilegiata perché, a differenza delle arti visive, non richiede un rimando alla realtà esterna, ma ancor più della poesia, che ricorre al concetto, attraverso l’indeterminatezza del suono ci immette immediatamente nell’interiorità ove si manifesta il mistero dell’essere.

La musica e la sua "importanza comunicativa"...

Rieccomi qua dopo qualche giorno di assenza...siamo ormai alla fine di questa nostra "esperienza comunicativa" ma non potevo fare il punto del mio lavoro, senza prima avere speso qualche parola sulla "musica come comunicazione". Non che non ne abbia già parlato indirettamente, ma visti i continui riferimenti riguardo al tema durante i lavori per vis musicae, e vista la mia grande passione per ciò, non potevo tirare la somme del mio discorso sul mondo che vorrei, senza avere parlato un po' di più di una delle cose che amo particolarmente a questo mondo (LA MUSICA APPUNTO)!
Come ho già detto mi interessa qui soffermarmi in particolare sulla funzione comunicativa del fenomeno musicale, è per fare ciò ho pensato di fare riferimento a "Musica è comunicazione" di Giovannella Greco e Rosario Ponziano, che ho avuto modo di leggere seguendo il corso di Sociologia dei processi comunicativi.
Vi propongo la presentazione che ha pubblicato la professoressa Greco per gli studenti che suguivano il corso, perchè credo potrebbe esservi utile a comprendere meglio l'importanza della musica nel processo comunicativo. Se vi interessa l'argomento (soprattutto a coloro che non hanno frequentato il corso) date un'occhiata su
http://ioeilmondochevorrei.blogspot.com/

i sordi danzano il ''braille''

Ciao a tutti....facendo i miei soliti giretti su google,ho trovato una cosa molto interessante e direi attinente con il mio blog la danza arte della comunicazione...Chi lo dice che i sordi non possono danzare?Leggete qua..... I Sordi danzano il "braille"
Pochi conoscono la storia dei sordi, pochissimi la loro Cultura. I sordi , nel nostro Paese evoluto, sono ritenuti handicappati, cioè disabili, cioè incapaci di vivere una vita "normale". Recentemente su Rete 4, TV della ex-Fininvest di Berlusconi, l' attrice sorda Marlee Matlin (vincitrice di un OSCAR per l' interpretazione in Figli di un dio minore) è protagonista di una serie di telefilm intitolati "Ragionevoli Dubbi" in cui interpreta il ruolo di un procuratore (avvocato di stato) sordo.Molti credono che i Sordi segnanti non possano fare gli Avvocati, questo telefilm lo nega. E non si tratta solo di telefilm... Negli Stati Uniti esiste un' importante Associazione di Avvocati Sordi che esercitano regolarmente (con l'ausilio di interpreti professionisti). In Italia un sordo troverebbe moltissime difficoltà, e non solo per lo studio, se volesse diventare avvocato!E se volesse diventare ballerino? Impossibile, gli direbbero gli udenti. Invece no, oltre a compagnie di danza americane, esisteva, fondata nel 1967, la DEMAMA DANCE COMPANY formata esclusivamente da ballerini sordi. Questa compagnia di Israele riscosse negli anni '70 un notevole successo in tutto il mondo. La Compagnia era diretta dal coreografo Moshe Efrati che decise nel 1975 di creare una nuova compagnia: l' Efrati Dance Company, con ballerini udenti. Nel 1978 le due compagnie dirette da Efrati si fusero e nacque una compagnia di sordi e udenti chiamata la Moshe Efrati Koldmama Dance Company. In tutto il mondo la Compagnia ha riscosso un grande apprezzamento di pubblico e di critica. I sordi partecipano alla danza attraverso i suoni vibrati, le tecniche di danza multiple rivisitate da Moshe Efrati sono divenute molto accentuate ritmicamente.Questa caratteristica. o nuova forma di danza, si chiama "braille". Tutto ruota intorno alla visione del ritmo. Oggi, i ballerini sordi professionisti della compagnia sono rimasti soltanto tre, soltanto uno di loro partecipa allo spettacolo ed è in torunée in Italia. Ciò giustifica ancora il nome della compagnia (Demama significa infatti silenzio), però un tempo i Sordi rappresentavano almeno il 50% della compagnia. Efrati, per evitare equivoci, continua a ripetere a tutti di non essere un terapeuta e anche noi vogliamo sottolineare questo fatto. Non si tratta di metodo o di terapie per "audiolesi", non è danza-terapia (volendo coniare un termine analogo alla musicoterapia!). Si tratta invece di una Compagnia con ballerini sordi professionisti che danzano al pari di tutti gli altri, senza particolari motivazioni. Nemmeno quella di mostrare al mondo che i sordi possono, al pari degli udenti, esercitare ogni professione. Tuttavia rimane il fatto, per noi piacevole perché conferma quanto da tempo sosteniamo, che prima di dire ai Sordi che è impossibile per loro fare una qualsisasi cosa, occorre ben riflettere.I ballerini sordi di questa e altre compagnie sono la risposta vivente di quanto gli udenti, che ancora si stupiscono, conoscano poco la sordità e le potenzialità (intellettive, cognitive, professionali, creative...) delle persone sorde. Anche i Sordi italiani hanno una nuova occasione per riflettere...Finora hanno accettato di essere "inferiori", di accettare la loro "minorazione" uditiva e quindi di credere di non poter svolgere alcune professioni. Forse è il caso di rivedere, e per sempre, questi PREGIUDIZI.Lo spettacolo della compagnia israeliana si intitola CAMINA Y TORNA e fu presentato con successo anche in Messico. La storia narrata appartiene alla storia e alla Cultura Ebraica, è la storia degli ebrei sefarditi, gli ebrei della Spagna, che risale al 1492 (anno della scoperta dell' America ma anche anno della cacciata degli ebrei spagnoli a causa dell' Inquisizione). Nello spettacolo si rappresenta la figura dell' ebreo errante che cammina e cammina, mentre la voce di Yossi Banai (famoso attore israeliano) si ascolta tra la partitura musicale nelle lingue spagnola-sefardita-ebraica, con traduzione italiana approssimativa. Purtroppo lo spettacolo è rivolto agli udenti e il testo non ha traduzione in Lingua dei Segni per permettere ai sordi di poterlo capire. Tuttavia nemmeno gli udenti possono apprezzarlo davvero in originale, in quanto pochi conoscono le lingue citate.Accanto alle musiche ed ai suoni (Kol significa Suono e Demama, come già detto è il Silenzio) si crea una particolare atmosfera. Perché pensato in questi termini lo spettacolo non si rivolge alle persone sorde, non ha questa intenzione. I nostri amici Sordi potranno comunque apprezzare il linguaggio della danza moderna, ricco di movimenti simbolici (verso la terra, la polvere che gli ebrei alzano camminando mentre gli occhi guardano in giù con la testa china, ma forse il cuore naviga fra le speranze... e con i passi della danza può riscattare la condizione di oppressi e di perseguitati in un balzo, in un segno verso l'alto, 77 volte e per sempre verso il cielo libero).
Marco Consolati(Luglio 1993, in occasione della tournée in Italia della compagnia di danza israeliana).
A mio parere tutti possono ballare..perchè la danza..la musica della danza è un qualcosa che si ha dentro,è una melodia che ognuno custodisce nel suo cuore!!!

La mia Critica ed il mio Elogio

La mia Critica ed il mio Elogio
La mia critica va al blog "Radio Mania" perchè leggendolo ho potuto notare che vengono solo citate alcune delle tante radio, come R101 e Deejay, che noi giovani ascoltiamo senza considerare RTL, KISS KISS, RDS solo per citarne alcune. Pertanto la mia "critica" va a questo blog perchè, a mio avviso, troppo restrittivo.


Il mio elogio invece va al blog "Quelli tra palco e realtà" poichè mi è piaciuto il modo in cui è stato affrontato il tema della satira politica cercando di ampliarlo il più possibile, facendo anche il paragone tra la cultura che alcuni politici hanno, ma che nonostante tutto non limita la loro presenza ai "piani alti", e ciò è stato sottolineato dalle IENE, e chi è preparato veramente e si deve accontentare di un misero lavoro che non soddisfa le proprie aspettative.

ESAMI

Cari colleghi, ci siamo!
E' arrivato il momento di tenersi pronti per la prova pratica.

Oggi 22 e dopodomani mattina 23 preparatevi a contattare la manifestazione in rete:

-aggiungete il contatto vismusicae09 vismusicae09@gmail.com

-aggiungete vismusicae09 su facebook

- create l'account youtube così da poter accedere al canale vismusicae09 su cui verranno messi (quasi) in diretta i video
( Affinché i video possano essere trovati con più facilità nella ricerca VOTATELI.)

Non dimenticate che postare sul blog Vis musicae e Lingua dei segni è parte dell'esame!

Buon lavoro

Presentazione blog Credercisemprearrendersimaai

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