martedì 9 giugno 2009

Il volto e il passaparola


"Rabbia" di Chuck Palahniuk è concepito sul modello della biografia orale, la costruzione del personaggio di Buster Casey attraverso le parole di chi lo ha conosciuto nel corso della sua vita. Non è più scrittura solitaria, à- la Saul Bellow per intenderci, è un atto collettiva in cui i personaggi partecipano alla performance della scrittura. Per certi aspetti non sono più personaggi, ma neanche autori: il passaparola fa sì che si crei questa figura ibrida fra l'autore ed il personaggio che è caratteristica di certa letteratura contemporanea a partire da George Plimpton per finire con la dangerous writing di Tom Spanbauer, l'autore de "L'uomo che si innamorò della luna", ricononosciuto padrino letterario dello stesso Pahlaniuk.
I confini fra l'autore e il personaggio vengono meno, sono sempre più sfumati: per certi versi è quello che accade nelle community come elleboro o blogspot: la confusione fra persona e personaggio è sempre più evidente, i confini fra i due poli sempre meno netti.

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