domenica 28 giugno 2009

[BarCampus] persone "in sospeso" nelle società complesse

Può essere utile introdurre, a questo punto, le considerazioni del sociologo americano Goffman. All'interno degli studi sull'interazione simbolica nella realtà quotidiana (20), egli sostiene che tutto il mondo è un immenso palcoscenico, sul quale gli individui condividono regole più o meno automatizzate di convivenza e codificazione.

L'appartenenza ad un gruppo riconosciuto socialmente semplifica sensibilmente le relazioni umane, grazie alla facilità con cui si riconoscono dei codici comuni; mentre nelle relazioni non riconosciute 'moralmente' è inevitabile che talvolta si realizzi il ricorso alla finzione. Le persone che stanno "al margine", all'interno di un contesto di "dramma sociale", possono essere collocate, così come le descrive Goffman, in una condizione statica di sospensione liminale. Esse sono liminoidi (21), persone "in sospeso", che, specie nelle società complesse, non compiono il ciclo del dramma sociale per essere quindi reintegrati, ma possono permanere nel loro stato.

I lavori di Turner e Goffman hanno una continuità linguistica, facilitata anche dall'utilizzo, che entrambi fanno del lessico teatrale. Tuttavia, mentre Goffman studia le relazioni nella loro specificità e riproducibilità, Turner indaga sulle comunità, studia lo 'scarto' tra la persona, i 'ruoli', e la conseguente moltiplicazione di questo scarto.

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