- Introduzione
- Un esperimento di teledidattica
- Chi è in Comunità?
- Caratteristiche degli alunni
- Una comunità virtuale italofona
- Gli obiettivi di Comunità
- Livelli di competenza
- La partecipazione
- Libertà e critical literacy
- Il corpus
- Il discorso scritto
- Caratteristiche linguistico-testuali del discorso scritto digitale
- Elementi non verbali della scrittura digitale
- Differenza tra la scrittura analogica e quella digitale
- Caratteristiche lessico-grammaticali dei testi digitali
- Formattazione e significazione
- Conclusione In sintesi questo breve ed incompleto lavoro d'analisi della comunicazione scritta digitale è stato da una parte uno studio sull'alfabetizzazione (soprattutto sull'alfabetizzazione digitale) in italiano L2, cioè uno studio delle ICT e del loro impatto sulla didattica di L2; d'altra parte è stato un esempio di CMDA.
Comunità è stata un esperimento per sviluppare ed esercitare la competenza scritta, soprattutto elettronica, degli alunni dei corsi di italiano L2.
Ha avuto un successo parziale, se si considera che, nonostante la partecipazione sia stata maggioritaria, solo la metà degli alunni vi ha contribuito in modo constante. D'altro canto gli alunni più attivi, hanno superato brillantemente la prova, essendo stati capaci di comunicare tra loro in italiano via e-mail. Inoltre si è potuto creare uno spazio, per quanto piccolo, di comunicazione libera, spontanea, informale che non fosse monopolizzato nella selezione degli argomenti e nella gestione dei flussi comunicativi (direzione, ampiezza, velocità, stile, etc.), dalla figura centrale e spesso tirannica ed inibitrice del professore. I membri hanno comunicato in modo libero ed egualitario, da pari a pari.
È ovvio che i testi sono pieni d'inesattezze ed errori -ortografici, lessicali e morfosintattici- (solo in [1] si contano 28 errori), ma l'importante era verificare non tanto le competenze applicate al sistema della lingua, quanto quelle applicate all'uso della lengua, secondo la nota dicotomia di Widdowson (1978). E l'analisi del discorso applicato ai testi di Comunità, evidenziando la presenza di alcune caratteristiche fondamentali dei testi elettronici, ha rivelato che gli alunni sono stati in grado di adoperare ed adattare le conoscenze circa il modo di comunicare via Internet in L1 alla comunicazione elettronica in L2, cioè hanno dimostrato di saper scrivere un testo digitale in italiano, rispettandone le numerose e peculiari convenzioni tecniche, ortotipografiche, stilistiche, linguistiche e discorsive, sfruttando al massimo le caratteristiche tecniche del mezzo per comunicare efficacemente.
Come suddetto, i testi di Comunità sono stati analizzati mediante gli strumenti teorici del CMDA. Hanno rivelato delle caratteristiche, sopra descritte, peculiari sia rispetto ad altri testi della rete, sia rispetto ai testi scritti analogici. Le principali differenze riguardano tratti pragmatici (come la cortesia o la distanza tra coppie adiacenti), discorsivi (come la sfumatura della barriera orale/scritto o la estrema colloquialità), lessicali (come la presenza e la diffusione di neologismi), morfologici (come la desinenza @ come doppia marca di genere), sintattici (come la semplificazione degli enunciati e della struttura della frase), ortografici (come la punteggiatura o la semiologizzazione della tipografia), etc. Proprio questa CMDA ha permesso di individuare il raggiungimento e l'impiego attivo ed intelligente da parte degli alunni di una competenza comunicativa nell'ambito delle comunicazioni elettroniche, un modo di comunicare che si presenta come fondamentale nel mondo contemporaneo, per l'importanza che va acquisendo la comunicazione digitale sia in termini di frequenza d'uso che di prestigio sociale. Piuttosto che di saper scrivere bene in italiano, inteso in un senso astratto, gli alunni hanno dimostrato di saper cavarsela perfettamente nella comunicazione digitale in italiano, cioè di saper scrivere bene nell'italiano digitale, che è un'attuazione delle tante possibili del sistema lingua italiano. Un obietivo questo che ci è parso sin dal principio più importante del primo, perché più vicino alla realtà della comunicazione contemporanea e perché più e meglio rispondente alle reali necessità degli alunni nella società contemporanea.
In futuro sarebbe utile continuare lungo questa linea di ricerca, affinché da un lato la glottodidattica sfrutti nel miglior modo possibile le ICT, e dall'altro lato affinché l'insegnamento in contesti istituzionalizzati si avvicini il più possibile (quasi una mimesis) all'interazione in contesti reali, in modo tale che le abilità esercitate e valutate in classe corrispondano sempre più alle abilità necessarie per un'interazione in L2 soddisfacente ed efficace anche fuori dalla classe.
Bibliografia
Baker C., Prys James S., (1998), Encyclopedia of bilingualism and bilingual education, Clevedon, Multilingual matters.
Barthes R., (1980), S/Z, Siglo Veintiuno, Madrid. (1970)
Bloomfield L., Lenguaje. Lima. Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 1964. (1958)
Calsamiglia H., Tuson A., (1999), Las cosas del decir. Manual de análisis del discurso, Ariel, Barcelona.
Cassany D., (2002), La escritura y la enseñanza en el entorno digital, ALFAL, San José de Costa Rica.
Consejo De Europa, (2001), Marco común europeo de referencia para las lenguas: aprendizaje, enseñanza, evaluación. (2002), Ministerio de Educación, Cultura y Deporte.
Capucho M. F., "Read me that sentence", in GRILLO E., (2005), Power without domination. Dialogism and the empowering property of communication, John Benjamins Publishing Co., Amsterdam.
Gumperz J., (1982), Discourse strategies, Cambridge University Press.
Mezzadri M., Balboni P. E., (2000), Rete 1. Corso multimediale d'italiano per stranieri, Guerra Edizioni, Perugia.
Widdowson, H. G., (1978), Teaching language as communication, Oxford, Oxford University Press.
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2 anni fa
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RispondiEliminaProf, può spiegarmi cosa stà succedendo?
RispondiEliminaPrende una MIA FOTO dal mio profilo facebook, la mette sul blog di ambienti digitali (http://ambientidigitali.blogspot.com/2009/08/su-un-filo-di-rasoio.html ) senza che io le abbia dato alcuna autorizzazione, motivo per cui le chiedo chiarimenti a proposito NON ricevendo risposta.
Le chiedo cortesemente di eliminare la stessa dai vari post in cui l’ ha inserita (considerando nuovamente che non mi è stato chiesto nessun permesso nè quantomeno ho ricevuto alcun avviso) senza una motivazione apparentemente consona.
A questo punto Lei la elimina e, a qualche giorno dall'eliminazione, la mia foto ricompare nei molteplici post ma in versione "MODIFICATA" da Lei!
In più mi ritrovo citata (con il mio cognome anche erroneamente "storpiato") in post in cui non c'entro nulla e nel momento in cui lascio le mie di pseudo-domande per avere chiarimenti a riguardo, che succede? Le mie domande vengono ELIMINATE! Conclusione: le rinnovo le mie domande, prof. Converso, CHIARIRE le motivazioni di quanto successo!
Giuliana Castelliti