sabato 8 agosto 2009

[stage 20-10] committenti


Ci si deve chiedere di allestire un Reference che coinvolga gli utenti nella ideazione e gestione di attività diverse, ma che li riguardino, con un processo di cooptazione sul campo a tre-quattro livelli di partecipazione - per esempio, utente, utente esperto, redattore, editor.
Il committente deve essere interno all'università, ma anche esterno e vicino alla mission della formazione on the job** e del customer involvement*

Utilizzare il termine Reference serve a specificare subito l'accezione colta che si intente del callcenter, della sala controllo, del centro logistico a distanza, dei servizi di supporto alla comunicazione (contatto e redazione); serve a chiarire che si collabora all'evoluzione delle stategie primordiali delle attuali strutture sia nel versante editoriale che in quello direttamente di advertising

Cosa offriamo di diverso, quando affianchiamo il "sito" con un "reference" contattabile come CallWeb [non è una semplice operazione di affiancamento]: qualche nota fondamentale in merito:
  • c'è una parte scritta, di sistema, il codice, il software - progettabile, di una consigliabile stabilità dinamica nei database (quelli che scrivono l'interfaccia a partire dalle attività dei frequentatori, dei processi e dei prodotti);
  • ed una parte orale, fluida per sua natura, instabile perchè compromessa in diretta, di persone con altre persone, una opzione di massa indispensabile alla comunicazione specializzata del digitale;
Lavoriamo nei Reference direttamente alla liquidazione delle code tayloristiche e deterministiche del neo-vetero (sic!) capitalismo che accompagna inevitabilmente l'esplosione inquietante delle strategie innovative della matematica dell'incerto, dei linguaggi aperti, del dumping delle tecnologie sulle tecnologie stesse (vedi notizia di questi giorni se vuoi http://uniet.blogspot.com/2009/08/un-laboratorio-chimico-in-un-chip.html).


* Formazione permanente del lavoratore dipendente
Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente
Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva
La flessibilità del lavoro e dell'occupazione
** Customer involvement
http://www.arredanegozi.it/PDF/POP_DISPLAY/pop&display_92.pdf
http://www.abstract.it/technical-area/european-plone-symposium-2009/agile-project-management
http://www.telecomitalia.it/
http://www.springerlink.com/content/j71n209n8gg4t1a8/
  1. http://home.dei.polimi.it/ghezzi/_PRIVATE/Capra.pdf La gran parte dei metodi agili tentano di ridurre il rischio di fallimento sviluppando il software in finestre di tempo limitate chiamate iterazioni ..anche se ogni singola iterazione non ha sufficienti funzionalità da essere considerato completo deve essere rilasciato e, nel susseguirsi delle iterazioni, deve avvicinarsi sempre di più alle richieste del cliente. Alla fine di ogni iterazione il team deve rivalutare le priorità di progetto....I metodi agili preferiscono la comunicazione in tempo reale, preferibilmente faccia a faccia, a quella scritta (documentazione). Il team agile è composto da tutte le persone necessarie per terminare il progetto software. Come minimo il team deve includere i programmatori ed i loro clienti. (con clienti si intendono le persone che definiscono come il prodotto dovrà essere fatto. Possono essere dei product manager, dei business analysts, o veramente dei clienti).
  2. quelli che costituiscono il suo vero vantaggio competitivo e che sono quasi sempre "nascosti" nei processi collaborativi. L’azienda normalizzata è scarsamente competitiva e difficilmente resiste alla globalizzazione.Noi pensiamo che soprattutto le aziende italiane debbano utilizzare l’informatica per valorizzare al meglio la capacità delle persone, il vero elemento competitivo.
  3. bibliotime social reference manager + Gestione e organizzazione di qualsiasi tipo di risorsa on line, selezionata dal singolo utente e condivisa con una comunità virtuale

Nessun commento:

Posta un commento

people