sabato 8 agosto 2009

[Stage 20-10] tecnologie della parola

(..) intrappolate nell'ascensore, fuori il normale (..)(..) "

(..) Possiamo dire che non ci sia comunicazione oggi senza questo lavorìo che l'incontro con le tecnologie della parola crea nella società a tutti i livelli e in tutti gli ambiti.

Linguaggi e scritture sono confusi attraverso il codice, lo scripting, in una tessitura pervasiva senza soluzioni di continuità che la mondializzazione dei processi generalizza e rende disponibile con l'ubiquitous computing. (..)"


apparati preliminari
http://www.geocities.com/grunciter2001/ong.htm
Testo fondamentale per ricostruire l'evoluzione della coscienza umana in relazione alle varie tecnologie intellettuali che si sono succedute nell storia della nostra specie.
http://www.comunicazione.uniroma1.it/materiali/17.27.41_ong4.pdf
Finnegan’s Wake è stato scritto per essere stampato: con la sua ortografia e con i suoi usi idiosincratici, sarebbe praticamente impossibile riprodurlo a mano con accuratezza, in più copie. Non c’è mimesi, qui, in senso aristotelico, se non ironicamente. In realtà la scrittura è il vivaio dell’ironia, e più a lungo dura la tradizione della scrittura (e della stampa), più cresce l’ironia (57).

http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=4138
La nuova oralità presenta somiglianze con la vecchia per la sua mistica partecipatoria, il senso della comunità, la concentrazione sul presente e addirittura per l'uso di alcune formule, ma essa genera il senso di appartenenza a gruppi molto più ampi - a ciò che McLuhan chiama “villaggio universale”..
http://www.wbt.it/index.php?pagina=434
da invenzione unica, risultato della ricerca e della sperimentazione di pochi specialisti a strumento comune, diffuso a tutti gli strati sociali e integrabile ed integrato nelle diverse attività umane.
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.asp?CodiceLibro=244.1.18




e noi? dunque, voi che state studiando date un'occhiata preliminare ad alcuni apparati; in tal modo possiamo metterci subito al lavoro senz'altri indugi: persone, macchine, ambienti, relazioni, attività.

Si tratta di pensare il reference con persone dentro e fuori, elaborare una generazione successiva ai social-portal network e, insieme, contemporanea alle culture della pubblicazione e dello scambio nate nella Bay e propagatesi tramite la rete (keywords sono Wired, Rheingold, Marc Andreessen,
Linus Torvalds, Bram Cohen, Rajeev Motwani,.), lavorare nel campus come riferimento logistico, studiare i processi; occuparsi direttamente, esplicitamente di comunicazione, oltre il recinto dell'informazione.

L'area dell'intrattenimento e dell'interlocuzione (facebook, myspace, ning) è sovrastata dal digitale diffuso nella vita quotidiana e di lavoro; d'altro canto le fabbriche tayloristiche dei callcenter, dei database normalizzati, della serializzazione spinta dalla postproduzione, si gonfiano come la rana della fiaba e scoppieranno presto.
E' in corso il processo, basta seguirlo, non lasciarsi distrarre dai prodotti di transizione.



note sono ammessi allo stage 20-10 studenti; i due livelli sono predefiniti, come redattori 20 / editors 10

4 commenti:

  1. interessante!! e come si dovrebbe svolgere questo progetto??

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  2. "training on the job", su tre-quattro direzioni, a partire dal ivello-base, questo google-based.

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  3. Prof. sono interessata allo stage, cosa bisogna fare per partecipare?...Oltre che leggere quel malloppo di documenti?

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  4. segue per Stefania e Germana
    http://ambientidigitali.blogspot.com/2009/08/stage-20-10-segue-tecnologie-della.html

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